mercoledì 20 agosto 2014

For every time I disappoint you... For every time I feel unkind...

Mi chiedo se sia possibile circoscrivere il punto esatto in cui una relazione comincia a cedere, il momento preciso in cui il cuore pompa meno amore. Se ci siano segnali più o meno percepibili che ti debbano mettere in condizione di correre ai ripari e/o di calare le scialuppe chè il primo che riesce a mettersi in salvo è quello che ne uscirà con meno ferite e ammaccature e potrà quindi rimettersi in strada come se non fosse un reduce di guerra.
Mi chiedo se ci siano relazioni elitarie e fortunate che non crollano mai sotto il peso dei bombardamenti incessanti di abitudine, noia, silenzi e frasi ripetute decine di volte, che hanno lo stesso tono con cui le vecchiette rispondono al prete in coro.
Io nell’anima gemella che ha un filo rosso attaccato al mignolo indivisibile come dicono i Giapponesi o che sia la metà di una mela come diceva Platone, io non ci credo più di tanto. Credo invece che ci siano persone con cui si può stare bene o più che bene o veramente straordinariamente bene. E credo che tutte le cose belle dopo un po’ sembra che sbiadiscano. Anche un maglione di cachemire se indossato tutti i giorni diventerà meno morbido. Il trucco è prendersene cura talmente tanto, talmente a lungo da non farlo cessare di essere il tuo maglione preferito, anche quando si sarà un po’ infeltrito. Ché l’amore dovrebbe essere attaccamento a quello che si è dato, oltre a quello che si riceve.