sabato 11 giugno 2016

Pozzanghere

"Forse i nostri problemi sono iniziati quando abbiamo smesso di saltare nelle pozzanghere e ci siamo preoccupati di non bagnarci i piedi.”


venerdì 10 giugno 2016

Il momento perfetto

La fotografia è un'arte che coglie la cristallizzazione di un momento e non importa la macchina che scatta, i megapixel o la quantità di luci. La perfezione sta nel racconto espresso.


giovedì 9 giugno 2016

Oltre

La canzone nelle cuffie era bella e volevo godermela, così ho proseguito a camminare fino al parco poco distante. Mi sono seduta su una panchina, ho lasciato che il sole mi facesse pentire di essermi vestita per l'ennesima volta di nero e ho preso il tempo per me.
Lo stesso che prendo quando vedo troppa gente al binario della metropolitana. Lascio che si accalchino loro, io prendo quella dopo. 
La più grande libertà è non avere fretta. Poter dire dopo. Poter investire il tempo in quello che ci interessa di più ovvero noi stessi e noi solamente.
Ne vale la pena di aspettare? Puoi considerarlo al pari di stare seduta  su una panchina scaldata dal sole mentre finisci di ascoltare la tua canzone preferita?
Io dico di sì. E in un attimo ti ritrovi oltre il parco poco distante dall'ufficio. Oltre la città dove abiti. Oltre. 

p.s. la canzone che ascoltavo era questa.



mercoledì 8 giugno 2016

E' così che nascono i capolavori

Alla fine capita che ti svegli una mattina e grondi sangue e davvero non ci vedi più. Non lo sai nemmeno tu il motivo, ma inizi a menare fendenti e a brandire la tua spada incurante dello scudo che  non ti ha mica mai protetto.
Alla fine succede che il tuo cuore lo abbandoni al suo destino mentre sei troppo impegnato a centrare con la lama il cadavere di qualcosa che è morto da tempo e che nessuno ha mai seppellito.
Succede che alla fine nel caos che ne consegue il colpo decisivo a questo tuo cuore sfigato te lo dai da solo. Un urlo che squarcia il silenzio del deserto. Non una chiamata alle armi. Resti lì nelle tue lacrime, con le ossa tutte rotte, o ci rimarresti almeno se avessi delle lacrime da spinger fuori a forza, ma non ne hai.
E allora scrivi, per l’amor del cielo. Butta fuori qualcosa ma lascia il cuore lì, ché non impari mai, ma sai soffrire bene.
(Forse ho capito come nascono certi capolavori).


martedì 7 giugno 2016

C’è di peggio

Mi hanno sempre insegnato a non confrontare i propri problemi con quelli altrui, ché la sofferenza è relativa, ma a volte aiuta a minimizzarli, in un certo senso ad abbatterli.
Una persona mi diceva che esistono persone che ti vogliono vicino fino a che non hanno altro da fare, o non hanno vicino qualcun altro.
Succede, sì, ma non è una tragedia.
C'è di peggio, mi ripeto.