giovedì 9 giugno 2016

Oltre

La canzone nelle cuffie era bella e volevo godermela, così ho proseguito a camminare fino al parco poco distante. Mi sono seduta su una panchina, ho lasciato che il sole mi facesse pentire di essermi vestita per l'ennesima volta di nero e ho preso il tempo per me.
Lo stesso che prendo quando vedo troppa gente al binario della metropolitana. Lascio che si accalchino loro, io prendo quella dopo. 
La più grande libertà è non avere fretta. Poter dire dopo. Poter investire il tempo in quello che ci interessa di più ovvero noi stessi e noi solamente.
Ne vale la pena di aspettare? Puoi considerarlo al pari di stare seduta  su una panchina scaldata dal sole mentre finisci di ascoltare la tua canzone preferita?
Io dico di sì. E in un attimo ti ritrovi oltre il parco poco distante dall'ufficio. Oltre la città dove abiti. Oltre. 

p.s. la canzone che ascoltavo era questa.